Ogni volta che mi trovavo in Liguria e prendevo la sp95 per raggiungere Cesio, sulla destra sfilava sempre un vecchio vigneto abbandonato: qualche cosa di quelle viti su quel gran curvone mi ha sempre affascinato e alla fine mi son deciso a scoprire chi fosse il proprietario.
Dopo qualche ricerca ho trovato Francesco, cesiasco DOC, classe ’38, di mestiere macellaio di passione vignaiolo, che ha curato questa terra fino a qualche anno fa con diverse varietà: Pigato per la maggior parte, Barbera, Rossese e qualche pianta di Vermentino.
L’intera collina è sempre stata terra di vini fin dagli inizi del ‘900, grazie al padre di Francesco e ad altri vignaioli locali, ma l’ultima ad aver resistito è stata la vigna di Francesco, ma passeggiando nei boschi circostanti tra una quercia e qualche cespuglio di erica si vedono ancora delle vecchie piante di viti, immense liane contorte e attorcigliate su se stesse.
Il vigneto, inteso nel suo stato attuale, nasce e viene impiantato nel 1965 partendo da piantine di vite americana, di cui sono alla ricerca della tipologia, piantate e lasciate crescere direttamente sul terreno e sulle quali sono poi stati effettuati gli innesti di vite europea.
In questo percorso di ristrutturazione mi farò aiutare da molte persone cercando il più possibile di far diventare questo restauro un’occasione di condivisione sociale: ad oggi hanno già collaborato molte persone del posto come Renuccio, appassionato vignaiolo, Piero, instancabile uomo di campagna e altra mente del progetto e tanti altri che sostengono l’idea mettendo a disposizione mezzi e attrezzi. Spero di poterveli presentare tutti.
Voglio chiudere questa piccola presentazione con una foto della vigna allo stato attuale (dicembre 2014): di lavoro ce n’è molto!